giovedì 28 agosto 2014

La storia della Patente di Guida




Le prime memorie di una primordiale Patente di Guida risalgono al 1833, quando a Parigi fu rilasciato il primo "Permis de conduire" a Léon Serpollet. Costui realizzò il primo triciclo a vapore ma fu autorizzato a condurlo solo quando ottenne la patente!

Qualche anno dopo in Prussia si ha memoria di un'altra primitiva Patente di guida, questa volta rilasciata addirittura a Karl Benz, colui che è considerato l'inventore dell'automobile. 

Certo non si può dire che i due non fossero tecnicamente preparati .... :P

In quegli anni si trattava di un semplice foglio di carta cui non corrispondeva per altro nessuna normativa specifica. 
La prima vera normativa italiana invece si ebbe con il "Regio Decreto" nel 1901, con il "Regolamento per la circolazione degli automobili sulle strade ordinarie". Si trattava di 51 articoli contenenti le norme sulla circolazione e di questi l'art.12 prevedeva la licenza da richiedere al prefetto, subordinata all'accertamento dei requisiti. Si trattava di un vero e proprio libretto con foto e firma, munito anche di uno spazio per annotare le contravvenzioni. 

Il primo italiano cui fu rilasciata la Patente fu Bartolomeo Tonietto, chauffeur di casa Savoia, la prima donna invece, fu Francesca Mancusio il 5 giugno 1913. 

Una storia lunga ben oltre 100 anni quella della nostra patente, che ha cambiato innumerevoli volte aspetto, prima di arrivare al modello Europeo dei giorni nostri. 
Piccola e pratica la patente formato Card, eppure ogni giorno trovo davanti persone che devono rinnovare una vecchia patente rilasciata dalla prefettura, quella grande per intenderci, e quando gli spiego che da qualche mese è obbligatorio sostituirla con la nuova, si rammaricano sempre un po' e hanno nello sguardo la muta richiesta di poterla almeno conservare per ricordo!
In effetti quel foglietto rosa spiegazzato e sgualcito li ha accompagnati per anni, a volte alcune decine. In qualche raro caso conserva ancora la foto di gioventù, in bianco e nero, sgualcita e dalle strane proporzioni..addirittura un noto signore anziano e stravagante del mio paese aveva sulla patente una foto con un fiorellino tra i capelli, che raccontava di aver regalato alla amata moglie dopo lo scatto per la foto!

Se è vero che non c'è futuro senza memoria era quasi un obbligo raccontare la storia della Patente italiana!


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